Educazione alimentare
Il Biologo Nutrizionista non si limita esclusivamente alla realizzazione di piani alimentari dimagranti ma riveste un ruolo molto più rilevante e significativo nei confronto del singolo paziente o comunità che richiede il suo intervento, ovvero educativo. Infatti, la diffusione del concetto di sana e corretta alimentazione prevede un vero e proprio lavoro in termini di educazione e motivazione che deve iniziare in tenera età, in modo tale da avere maggiore successo nell’indurre le persone a scelte alimentari più consapevoli e salutari per migliorare le prospettive di vita. L’educazione alimentare pone dunque le basi per un corretto regime dietetico, indispensabile all’organismo per il mantenimento dello stato di salute e di benessere. Le regole di buona educazione alimentare riguardano il cosa è giusto mangiare, cosa è bene evitare o limitare, le proporzioni e gli orari da rispettare e l’associazione di una costante attività fisica. L’obiettivo più importante è quello di ottenere la collaborazione di comunità o scuole al fine di realizzare progetti di sensibilizzazione verso un’alimentazione più corretta rivolti ai bambini e alle loro famiglie perché….la salute inizia dal piatto!Valutazione dello stato nutrizionale ed elaborazione di programmi alimentari personalizzati
Al fine di realizzare il piano alimentare personalizzato, oltre a raccogliere dati sulla composizione corporea, sul metabolismo e situazione ematologica, è necessario conoscere anche quello che oggi viene chiamato stato nutrizionale. Lo stato di nutrizione esprime il grado con cui vengono soddisfatte le necessità fisiologiche di un individuo in relazione ai nutrienti introdotti con la dieta. Per accertarlo è necessario effettuare un’attenta anamnesi che permetta di valutare non solo le abitudini del paziente ma anche gli apporti energetici giornalieri. Lo stato nutrizionale viene dunque valutato stimando gli apporti dietetici tramite un’indagine alimentare e successivamente verificando l’adeguatezza tramite il confronto con i livelli di assunzione raccomandati (LARN). Questa valutazione ovviamente viene applicata a tutte le fasce d’età (bambino, adulto, anziano), al tipo di alimentazione (es. vegetariana), in caso di situazioni patologiche accertate (come sovrappeso, obesità, sindrome metabolica, diabete, ipercolesterolemia, disfunzioni tiroidee, intolleranze-allergie alimentari) o in condizioni particolari come gravidanza, allattamento e menopausa.Nutrizione sportiva
Quando si pratica un’attività sportiva, sia a livello agonistico che amatoriale, l’alimentazione rappresenta oggi un elemento di estrema importanza al fine di migliorare la performance atletica dello sportivo. La corretta alimentazione nel tempo è divenuta in ambito sportivo parte integrante della preparazione atletica. A tale riguardo risulta fondamentale una valutazione dello stato nutrizionale, delle preferenze personali, degli orari dei pasti, delle esigenze sportive e lavorative, del mantenimento di un peso corporeo ideale e dell’intensità dell’ attività sportiva praticata. Lo scopo è dunque quello di elaborazione programmi alimentari correttamente bilanciati, adeguati all’apporto calorico consumato, calibrati sull’allenamento e sulla composizione corporea del singolo atleta.Ristorazione collettiva
I recenti e profondi cambiamenti dello stile di vita delle famiglie e dei singoli hanno determinato la necessità di consumare almeno un pasto fuori casa, utilizzando quella che viene definita ristorazione collettiva che può essere scolastica, ospedaliera, aziendale e commerciale. In questo contesto, ovviamente, diviene essenziale mantenere alcuni standard elevati non solo in termini di sicurezza igienica, ma soprattutto per quanto riguarda la qualità nutrizionale, garantendo e offrendo scelte alimentari nutrizionalmente corrette, tramite interventi di valutazione dell’adeguatezza dei menù e la promozione di alcuni piatti/ricette. Per tanto il ruolo del Biologo Nutrizionista è anche quello di fornire (attenendosi alle linee d’indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica, ospedaliera e assistenziale) un servizio rivolto alle collettività elaborando menù per le mense.Indagini antropometriche indirette per la valutazione della composizione corporea
Partendo dal presupposto che ogni metodica scientifica, per garantire ripetibilità e razionalità, necessita di solide basi scientifiche (sia da un punto di vista tecnico che matematico), è indispensabile acquisire dati che permettano al professionista di soddisfare al meglio le esigenze del paziente tramite l’elaborazione di un piano alimentare personalizzato. A questo proposito la raccolta dei dati antropometrici ricoprono un ruolo di primaria importanza in ambito clinico, sportivo o del benessere in generale. Le metodiche applicate sono:- il calcolo del BMI (o IMC) per la valutazione, correlando il peso alla statura, del range di appartenenza (sottopeso, normomeso, sovrappeso o obesità);
- la misurazione delle circonferenze per effettuare, tramite il consulto di tabelle ed equazioni, la stima della composizione corporea e della taglia corporea (morfotipo e biotipo;
- l’analisi bioimpedenziometrica (BIA) per la determinazione dei diversi compartimenti corporei (massa magra, massa grassa, liquidi corporei);