Il pesce rappresenta uno dei tasselli fondamentali di una corretta alimentazione e uno dei cardini della dieta mediterranea. Nonostante le mille raccomandazioni da parte dei professionisti nel settore della nutrizione espresse per incentivarne la quota settimanale, il pesce purtroppo non viene consumato in quantità sufficienti e chi ne fa uso spesso lo confonde e lo sostituisce con tutto ciò che riguarda il gustoso e allettante mondo dei molluschi e crostacei.
Il pesce è riconosciuto per le sue ottime qualità nutrizionali, in quanto apporta proteine ad alto valore biologico (circa il 15-20%, di poco inferiore alla carne rossa), acidi grassi insaturi (tra cui gli omega-3), sali minerali come fosforo, iodio, selenio e vitamine A, B e D. Inoltre, la ridotta quantità di tessuto connettivo determina una maggiore digeribilità del prodotto. Noti sono ormai gli effetti benefici per quanto riguarda la prevenzione delle malattie cardiovascolari; la riduzione dei valori di trigliceridi e del colesterolo “cattivo” e la prevenzione di alcune patologie come i tumori al colon e al pancreas, la demenza senile e l’invecchiamento precoce, il Morbo di Crohn, il diabete, la colite ulcerosa e l’osteoporosi.
Sulla base di queste caratteristiche, il pesce per antonomasia è naturalmente quello azzurro, così chiamato per le squame colorate di blu sul dorso e argentee sulla pancia. I pesci appartenenti alla famiglia azzurra sono le alici (o acciughe), le aringhe, la ricciola, le sardine, lo sgombro, la papalina, il palamita, il sauro, l’aruglia e l’alaccia. Attenzione, il salmone non fa parte della specie azzurra ma va riconosciuto per il suo ricco contenuto in omega3. Per fare scorta di salute è necessario introdurre questi alimenti nel menù almeno 2-3 volte alla settimana. Per quanto riguarda invece i molluschi ed i crostacei è vero che hanno un buon contenuto di proteine, acidi grassi polinsaturi, sali minerali (sodio, potassio, calcio, ferro, iodio) e vitamine (A e del gruppo B) ma il loro elevato contenuto di colesterolo li classifica come alimenti da consumarsi saltuariamente.