E’ conosciuto anche come oro rosso, ma di prezioso l’olio di palma ha ben poco, tanto da essere uno degli ingredienti più criticati dei cibi industriali.
Le critiche sono sia di carattere ambientale sia nutrizionale. Alla base della coltivazione delle piante da cui si ricava quest’oli,o infatti, c’è un devastante progetto di deforestazione che a oggi ha portato alla decimazione di migliaia di ettari di zone pluviali con conseguente distruzione di interi ecosistemi. L’aspetto più importante riguarda però il suo impatto altamente nocivo sulla salute.
Ma esattamente che cos’è l’olio di palma? È un olio vegetale che deriva dal frutto dell’albero della palma originario dell’Africa occidentale e ora diffuso nelle aree tropicali dell’America e nel sud est asiatico. Come ormai risaputo, l’olio di palma, anche se vegetale è ricco di acidi grassi saturi, ovvero grassi poco salutari di origine animale, sconosciuto è invece il suo contenuto di grassi monoinsaturi, polinsaturi e sostanze antiossidanti le quali però, vengono meno con l’inevitabile processo di raffinazione, finalizzato a rendere trasparente questo famoso olio.
La conferma della sua pericolosità deriva da numerosi studi scientifici, anche italiani, i quali hanno evidenziato la capacità dell’olio di palma di indurre patologie cardiovascolari, diabete e obesità. Se assunto occasionalmente non rappresenta un problema grave, ma la sua vasta diffusione porta ad un’assunzione, anche inconsapevole, troppo elevata, soprattutto nei bambini. La black list dei prodotti che contengono l’olio di palma è lunghissima, vuoi per il costo piuttosto basso e vuoi perché essendo insapore non altera il gusto dei cibi. A contenerlo sono soprattutto prodotti dolciari, biscotti e merendine (soprattutto della grande distribuzione), creme spalmabili, cibi pronti, pane in cassetta, cracker, ma anche prodotti per la prima infanzia e prodotti per la cosmesi.
Fortunatamente, vista la crescente sensibilizzazione sul tema, da dicembre scorso alle industrie è stato imposto di indicare sulle confezioni la presenza o meno dell’olio di palma, in modo tale da non poterlo più camuffare dietro la dicitura “oli vegetali”. Ecco perché il consiglio principale è quello di leggere le etichette e fare una spesa consapevole per la salute di tutta la famiglia. Soprattutto per gli spuntini dei più piccoli, favorite le merende di una volta come pane casereccio e marmellata o cioccolata (ma quella buona!), la bruschetta con olio extra-vergine d’oliva, il ciambellone della nonna, una macedonia di frutta o dello yogurt con i cereali e ogni tanto, per la gioia di tutti, anche un buon gelato artigianale.