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Spaccapietre, l’erba che annienta i calcoli renali

Un problema molto diffuso, soprattutto tra gli uomini con il triplo delle probabilità rispetto alle donne, che colpisce circa il 10% della popolazione italiana. Il calcolo renale consiste nella formazione di composti microcristallini che rimangono nelle vie urinarie alterando la normale funzionalità renale e provocando, in alcuni casi, forti dolori, difficoltà ad urinare e tracce di sangue nelle urine.
Le cause possono essere numerose: la predisposizione genetica, infezioni alle vie urinarie, scarso apporto di liquidi, ipersudorazione e un’alimentazione scorretta. Per prevenire il problema, una corretta alimentazione si rivela il principale alleato, in quanto la composizione delle urine è direttamente correlata alla dieta.
In generale si consiglia l’eliminazione o la riduzione di alimenti ricchi di ossalati, limitare il consumo di sale da cucina, da sostituire magari con spezie, limitare il consumo di proteine animali e zuccheri semplici. Un altro imperativo da seguire è senza dubbio quello di bere molta acqua, almeno 2 litri, e consumare alimenti diuretici: pesce, riso, cipolla, finocchio, cicoria, sedano, cetrioli, carciofi, ananas, melone, cocomero e mele. Da evitare categoricamente sono invece le bibite gassate e troppo zuccherate.
In caso di fase acuta è bene evitare anche un’alimentazione ricca di cereali raffinati, carni rosse (soprattutto affumicate), formaggi, salumi ed insaccati, crostacei, molluschi, asparagi, cavoli, scarola, porro, birra, alcolici, spinaci, rabarbaro, bietola, barbabietole rosse, frutta secca, tè, cioccolato, frutti di bosco, kiwi, agrumi, i frutti di mare, acciughe, sardine sott’olio, aringa, caviale, frattaglie, estratti e brodo di carne e cacciagione, tutti alimenti ricchi di ossalati.
Dove l’alimentazione non basta, a prevenire e a trattare i disturbi dei calcoli renali ci pensa anche la natura. Il rimedio naturale più efficace è senza dubbio l’erba Spaccapietre, che già dal nome, che deriva dal fatto che cresce nelle crepe dei muri, fa intuire la sua capacità di disgregare le formazioni minerali, facilitare l’espulsione dei calcoli e ridurre i fenomeni infiammatori dell’apparato urinario. La spaccapietra si può assumere sia in tisane che in gocce, da prendere almeno 2 o 3 volte al giorno.

Articolo scritto per la rubrica “Mercoledì in erba!” e pubblicato su LaProvinciaDiFermo.com

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